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giovedì 21 marzo 2013

Italia - Slitta di un anno la chiusura degli OPG

Avvenire
Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro della Salute, un decreto legge che contiene interventi urgenti in materia sanitaria. Con uno di questi, spiega la nota, «viene prorogata all'1 aprile 2014 la chiusura degli opg in attesa della realizzazione da parte delle Regioni delle strutture sanitarie sostitutive. Nel decreto si sollecitano le Regioni a prevedere interventi che comunque supportino l'adozione da parte dei magistrati di misure alternative all'internamento, potenziando i servizi di salute mentale sul territorio. Si prevede, in caso di inadempienza, un unico commissario per tutte le Regioni per le quali si rendono necessari gli interventi sostitutivi».

La decisione, tuttavia, non giunge inattesa. «La situazione è che il ministero della Giustizia, in particolare il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha fatto tutto quello che era nelle sue competenze – aveva spiegato questa mattina il capo dipartimento del Dap, Giovanni Tamburino -. Il passaggio alle regioni, che sono venti e hanno livelli di attuazione diversi tra di loro, sta comportando una impossibilità di rispettare il termine originario che era il 31 marzo». Ritardi che però non cambiano la sostanza della sorte degli ospedali psichiatrici giudiziari. «Tutte le regioni hanno fatto dei notevoli passi in avanti – ha detto Tamburino -. Il percorso che porterà sicuramente alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari ha già compiuto dei passi notevoli».

In Italia ci sono sei ospedali psichiatrici giudiziari: Barcellona Pozzo di Gotto (Messina, chiuso dopo essere stato posto sotto sequestro il 19 dicembre del 2012), Aversa (Caserta), Castiglione delle Stiviere (Mantova), Montelupo Fiorentino (Firenze), Reggio Emilia e Napoli. In totale le persone che oggi sono ancora all’interno degli Opg sono 1.215 (dato aggiornato a febbraio 2013).

È la legge 9/2012, approvata a febbraio del 2012, a fissare per il 31 marzo la data di chiusura e a stabilire che sia concluso un accordo tra le regioni e l’amministrazione penitenziaria per individuare strutture sostitutive degli Opg. Per il superamento degli Opg, la legge prevede un finanziamento di 273 milioni di euro (93 per il personale e gli altri per le strutture). All’approvazione della legge, nata da un disegno di legge presentato dalla Commissione Sanità presieduta dal senatore Ignazio Marino che nel 2011 ha visitato i 6 Opg, ha contribuito anche una grande mobilitazione della società civile riunita nel Comitato Stop Opg. Mobilitazione che è proseguita anche dopo la sua emanazione, in particolare in relazione al dibattito sorto sulle strutture sostitutive, evidenziando il rischio di un ritorno ai manicomi, nella forma dei cosiddetti mini-Opg.

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