Il "maltrattamento" di minori palestinesi nelle carceri militari israeliane è "diffuso, sistematico e istituzionalizzato". Lo rivela un rapporto dell'Unicef. "In nessun altro Paese i bambini vengono regolarmente processati da tribunali militari per minori", spiega il rapporto, secondo il quale "ogni anno circa 700 bambini fra i 12 e i 17 anni, per lo più maschi, vengono arrestati, interrogati e detenuti dalle forze di sicurezza israeliane".
Si tratta di una vera e propria violazione della legislazione internazionale, secondo il rapporto Unicef. Nel documento si parla di alcuni casi che dimostrano "trattamenti crudeli, disumani e degradanti o di punizioni". Alla stesura del rapporto ha collaborato anche il portavoce del ministro degli Esteri israeliano, Yigal Palmor, con l'obiettivo di migliorare le condizioni dei minori israeliani detenuti.
Israele: "Collaboreremo con l'Unicef" - "Israele esaminerà le conclusioni e lavorerà per applicarle attraverso la collaborazione con l'Unicef, il cui lavoro stimiamo e rispettiamo", ha detto Palmor. Il ministero degli Esteri ha anche ricordato che Israele ha partecipato "all'elaborazione del materiale, servito per stendere il rapporto, con il team dell'Unicef. Rappresentanze dell'esercito e del ministero degli Affari esteri hanno tenuto sessioni di lavoro con l'Unicef, con il comune obiettivo di migliorare le questioni materia del rapporto stesso".
"E' importante notare - dicono poi al ministero - che l'Unicef ha bene accolto le migliorie verificatesi nel corso degli anni nel trattamento dei minori palestinesi, sia in detenzione sia nei processi legali nel sistema giudiziario militare israeliano".
Per quasi tutti i minori arrestati l'imputazione è legata al lancio delle pietre e durante gli interrogatori i ragazzini vengono sottoposti a violenza fisica e minacce, costretti a confessare senza avere la possibilità di contattare un avvocato o la famiglia. Il rapporto dell'Unicef è stato redatto sulla base dell'esame di 400 casi dal 2009 e di documenti legali, realizzati da gruppi governativi e non governativi, e tramite colloqui con bambini palestinesi e con funzionari e legali israeliani e palestinesi. Il testo riconosce comunque che Israele ha fatto importanti cambiamenti negli anni recenti, migliorando il trattamento dei bambini. In particolare, dal 2010 la polizia israeliana è tenuta a notificare ai genitori l'arresto dei loro figli e a informare i bambini del loro diritto a consultare un avvocato.
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