Le autorità dell'Azerbaigian stanno utilizzando false accuse di detenzione di droga per arrestare oppositori, nel tentativo di stroncare il dissenso in vista delle elezioni presidenziali di ottobre. La denuncia arriva dall'organizzazione di difesa dei diritti civili con sede a New York Human Rights Watch. Quattro attivisti critici con l'esecutivo del presidente Ilham Aliyev sono stati arrestati tra marzo e maggio sulla base di accuse "fittizie" di droga, nell'ambito di una stretta sempre più dura contro i gruppi della società civile nella repubblica ex sovietica. "Gli ultimi casi rientrano in una campagna sempre più intensa da parte del governo contro i suoi detrattori, con l'approssimarsi delle elzioni" ha detto Giorgi Gogia, ricercatore per il sud del Caucaso di Human Rights Watch. "Questi arresti e pestaggi sono un chiaro segnale a chiunque voglia impegnarsi attivamente".
I quattro uomini, un noto blogger, un attivista d'opposizione, un esponente di un movimento giovanile e un imam, sono stati arrestati dopo essere stati trovati dalla polizia in possesso di piccole quantità di droga. Gli attivisti, in carcerazione preventiva, negano le accuse e tre di loro denunciando di essere stati picchiati brutalmente dalle forze dell'ordine in carcere, aggiunge Hrw.
Nel mesi scorsi la polizia ha represso con durezza un'ondata di proteste, tra cui contro il nonnismo nell'esercito, e centinaia di oppositori sono stati arrestati in tutto il Paese. Aliyev, al potere dal 2003, è succeduto al padre Heydar, ex funzionario del Kgb, ed è pressochè certo di vincere le presidenziali di ottobre. Secondo Human Rights Watch le autorità hanno già usato accuse infondate di possesso di droga e armi per fermare il dissenso, arrestando cinque attivisti tra agosto 2011 e maggio 2012.
I quattro uomini, un noto blogger, un attivista d'opposizione, un esponente di un movimento giovanile e un imam, sono stati arrestati dopo essere stati trovati dalla polizia in possesso di piccole quantità di droga. Gli attivisti, in carcerazione preventiva, negano le accuse e tre di loro denunciando di essere stati picchiati brutalmente dalle forze dell'ordine in carcere, aggiunge Hrw.
Nel mesi scorsi la polizia ha represso con durezza un'ondata di proteste, tra cui contro il nonnismo nell'esercito, e centinaia di oppositori sono stati arrestati in tutto il Paese. Aliyev, al potere dal 2003, è succeduto al padre Heydar, ex funzionario del Kgb, ed è pressochè certo di vincere le presidenziali di ottobre. Secondo Human Rights Watch le autorità hanno già usato accuse infondate di possesso di droga e armi per fermare il dissenso, arrestando cinque attivisti tra agosto 2011 e maggio 2012.
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