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NUOVA DELHI-Secondo un rapporto dell’Asian Center for Human Rights l’India ha arruolato migliaia di bambini, in particolare nella regione del Jammu & Kashmir e in quelle meridionali dove imperversano le guerriglie di maoisti e naxaliti, che per parte loro costringono le famiglie locali a dare almeno un maschio alla ribellione fin dalla giovanissima età, superando anche il governo indiano.
Secondo il rapporto sarebbero 3000 i bambini finiti in battaglia negli ultimi anni perché agli ordini del governo indiano, che per parte sua nega, l’unica ammissione è stata quella relativo all’impiego a Chhattisgarh di bambini con la qualifica di ufficiali di polizia. I bambini sono arruolati dall’esercito indiano e usati, dai 6 ai 12 anni, come spie e corriere, pur ricevendo l’addestramento all’uso delle armi. Quelli sopra i 12 anni invece sono addestrati per il combattimento e sono loro assegnati compiti quali preparare le trappole esplosive e piantare mine, raccogliere informazioni o fare turni di guardia, anche ragazze e bambine sono ammesse e arruolate.
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