
L’annuncio dovrebbe arrivare nelle prossime ore, quando Obama terrà un attesissimo discorso alla National Defense University di Washington in cui ridisegnerà la sua strategia sul fronte della lotta al terrorismo, a partire dall’impiego dei droni. Secondo quanto anticipa il Wall Street Journal, il trasferimento di detenuti da Gitmo - come è stato ribattezzato il controverso carcere speciale nella baia cubana di Guantánamo - dovrebbe riprendere nelle prossime settimane.
Questo il probabile annuncio del presidente, che così aprirà di fatto la strada a una possibile imminente chiusura. Obama - scrive ancora il quotidiano - sottolineerà quindi come la chiusura di Guantánamo è centrale fra gli obiettivi anti-terrorismo americani. Il presidente non dovrebbe entrare nel dettaglio della velocità con cui i detenuti verranno trasferiti, ma dovrebbe invece annunciare la sua intenzione di rimuovere nelle prossime settimane il divieto di trasferire detenuti in Yemen.
La svolta è in gran parte frutto di una protesta dei prigionieri contro le condizioni di vita a Guantánamo. Una protesta che dura da settimane, attraverso uno sciopero della fame a oltranza che sta mettendo a rischio la vita di molti. Uno sciopero che imbarazza la Casa Bianca. “Nessuna dovrà morire”, ha detto tempo fa il presidente.
E da Washington sono arrivati medici ed esperti in grado di alimentare in maniera forzata i detenuti. Per il presidente è comunque troppo. Anche perché - sempre in chiave antiterrorismo - l’immagine che ne deriva per gli Usa si fa sempre più devastante.
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