Huda al-Ajmi, blogger di 37 anni, giudicata colpevole per una serie di tweet «offensivi» sullo sceicco Sabah al-Ahmad al-Sabah
Undici anni di carcere. Questa la pena inflitta da un tribunale del Kuwait nei confronti di Huda al Ajmi, accusata di aver insultato l'emiro su Twitter, chiedendo un cambio di regime. Ajmi, 37 anni, è la prima donna a essere stata condannata per aver criticato l'emiro del Kuwait Shaikh Sabah Al Ahmad Al Sabah.
La donna è stata riconosciuta colpevole di ben tre capi d’imputazione: insulto all’emiro, appello a rovesciare il regime e utilizzo improprio del cellulare, secondo la sentenza emessa dal tribunale e confermata dal direttore dell’Associazione kuwaitiana dei diritti umani, Mohammed al Humaïdi, sul suo account di Twitter.
Si tratta della pena detentiva più pesante mai pronunciata da un tribunale kuwaitiano: da ottobre il governo, di stampo sempre più dittatoriale, ha una campagna di repressione contro i militanti online. La sentenza stabilisce che Ajmi, che ha respinto le accuse, inizi immediatamente a scontare la pena e che solo dopo potrà ricorrere in appello e in cassazione.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.