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“Prigionieri del Silenzio” si occupa concretamente della tutela dei diritti umani degli italiani detenuti all’estero. “Oggi - si legge in una nota dell’associazione - contiamo 3.100 detenuti, connazionali di cui nessuno parla che per reati veri, futili o addirittura mai commessi, si trova a scontare pene ai limiti della dignità umana. Figli, fratelli, amici abbandonati a se stessi, in un paese troppo lontano sia materialmente che culturalmente. Prigionieri del Silenzio lotta tutti i giorni per far conoscere i singoli casi, e si pone l’obiettivo di offrire a tutte le famiglie che si trovano ad affrontare da sole il dramma della detenzione all’estero, un supporto legale, psicologico e linguistico.
Sabato 22 giugno, l’Associazione si dà appuntamento in una giornata dedicata alla condivisione, al confronto tra famiglie, mamme, amici e tra tutti coloro che si trovano a vivere il dramma di un proprio caro detenuto all’estero, spesso in condizioni disumane e con autorità italiane completamente assenti.
La giornata comincia con un flash mob la mattina davanti al Tribunale di Milano (ore 11) e si conclude con un aperitivo. Momenti di incontro e condivisione tra famiglie e amici”. Saranno presenti alla giornata e disponibili per interviste e approfondimenti: Marina Maurizio (mamma di Tommaso Bruno, uno dei due ragazzi condannati all’ergastolo in India. Una mamma che non ha mai smesso di lottare contro un assurdo e poco chiaro sistema giudiziario indiano). Carlo Parlanti (il caso più eclatante di errore giudiziario all’estero che ha toccato media e opinione pubblica e che oggi spinge Carlo ad un’instancabile ricerca di verità).
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