Centinaia di bambini siriani nel campo profughi di Zaatari, in Giordania, hanno scritto su degli aquiloni dei messaggi ai leader del pianeta, alla vigilia della Giornata mondiale del Rifugiato, istituita il 20 giugno dalle Nazioni Unite.
Secondo il rapporto annuale dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, nel 2012 più di sette milioni e mezzo di persone sono state costrette a fuggire dai propri Paesi.
“Voglio dire ai leader nel mondo che abbiamo assistito al massacro di bambini. Ho visto amici essere ammazzati davanti ai miei occhi”, dice una ragazzina nel campo di Zaatari.
Ibrahim, 10 anni, sogna di tornare un giorno nella sua casa: “Sull’aquilone ho scritto ai leader arabi ‘Salvateci’. Voglio tornare in Siria, non voglio essere un rifugiato”, dice.
L’iniziativa degli aquiloni è stata organizzata da “Save the children”.
Sempre secondo il rapporto dell’UNHCR, i minori rappresentano il 46% dei rifugiati nel mondo.
Secondo il rapporto annuale dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, nel 2012 più di sette milioni e mezzo di persone sono state costrette a fuggire dai propri Paesi.
“Voglio dire ai leader nel mondo che abbiamo assistito al massacro di bambini. Ho visto amici essere ammazzati davanti ai miei occhi”, dice una ragazzina nel campo di Zaatari.
Ibrahim, 10 anni, sogna di tornare un giorno nella sua casa: “Sull’aquilone ho scritto ai leader arabi ‘Salvateci’. Voglio tornare in Siria, non voglio essere un rifugiato”, dice.
L’iniziativa degli aquiloni è stata organizzata da “Save the children”.
Sempre secondo il rapporto dell’UNHCR, i minori rappresentano il 46% dei rifugiati nel mondo.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.