Pagine

domenica 9 giugno 2013

Svizzera: illegali celle con materasso per terra, chiesto indennizzo di 100 franchi al giorno

Ats
Il sovraffollamento carcerario potrebbe costare milioni di franchi al Cantone di Ginevra. 

Per la seconda volta in pochi giorni, il Tribunale delle misure coercitive ha giudicato che le condizioni attuali d’incarcerazione a Champ-Dollon non corrispondono alle norme legali, aprendo in questo modo la porta ad eventuali domande di risarcimento.

Nella decisione di cui riferiscono oggi diversi media romandi, il Tribunale considera non regolamentare il fatto che determinati detenuti siano costretti a dormire su un materasso sistemato per terra. L’altro ieri, aveva considerato che i 3,84 mq di spazio individuale consentiti attualmente ai detenuti non corrispondono alle norme europee, che prescrivono un minimo di 4 mq. Soddisfatta, la legale all'origine di entrambe le denunce, Dina Bazarbachi, fa sapere che chiederà il versamento di un indennizzo di 100 franchi al giorno per i detenuti che rappresenta. 

Altri casi analoghi dovranno ancora essere esaminati dal Tribunale delle misure coercitive. Costruito per accogliere 376 detenuti, il carcere preventivo di Champ-Dollon ne ospita attualmente 800. La metà circa vive in condizioni ormai considerate non conformi. Il quotidiano “Le Matin” ha calcolato che - per una detenzione media di 89 giorni - l’indennizzo complessivo a carico del Cantone potrebbe raggiungere 3 milioni di franchi. 

Per il presidente dell’ordine degli avvocati François Canonica, che già in passato ha criticato le condizioni di detenzione a Champ-Dollon, le decisioni del Tribunale delle misure coercitive sono “sagge e legittime”. Almeno il 10% delle persone che vi sono incarcerate - aggiunge - è rappresentato da clandestini, “che non hanno commesso altro reato che quello di trovarsi in situazione irregolare in Svizzera”. 

Per allentare la pressione su Champ-Dollon, il consigliere di Stato Pierre Maudet ha annunciato mercoledì la creazione di 52 posti supplementari, ricavati essenzialmente all’unità La Brenaz, dove ogni cella ospita un solo detenuto. La richiesta è stata inoltrata al Dipartimento federale di giustizia e polizia.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.