Il Pentagono ha svelato i nomi dei 46 prigionieri “in detenzione indefinita” di Guantánamo, ossia presunti terroristi ritenuti troppo pericolosi per essere trasferiti e che non possono essere processati.
Nella lista di 15 pagine, trasmessa al The New York Times e al The Miami Herald in seguito a una richiesta in base al Freedom of information act, sono elencati i nomi di tutti i 166 detenuti ancora presenti nel carcere Usa di Cuba.
I prigionieri “in detenzione indefinita” sono 26 yemeniti, 12 afgani, tre sauditi, due kuwaitiani, due libici, un keniano, un marocchino e un somalo: due di loro, entrambi afgani, sono morti.
Il loro stato di detenzione è uno dei punti più controversi del carcere: le autorità americane affermano che, dal momento che questi uomini sono stati sottoposti a dure tecniche di interrogatorio, quali il water boarding, denunciate come torture, non possono essere processati perchè le prove contro di loro non sarebbero ammesse da una corte di giustizia.
Gli attivisti per i diritti umani hanno accolto con favore la pubblicazione dei dati, rilanciando quindi l’appello all’amministrazione perchè vengano rilasciati gli 86 prigionieri che sono già stati ritenuti passibili di scarcerazione.
Altri 34 detenuti possono invece essere portati davanti a una corte di giustizia.
Ad oggi sono 104 i detenuti in sciopero della fame da quattro mesi a Guantánamo. Ieri, l’amministrazione di Barack Obama ha nominato l’avvocato Cliff Sloan nuovo inviato speciale per la chiusura del carcere.
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