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venerdì 26 luglio 2013

Repubblica Dominicana - Congresso aumenta carcere per i minori

MISNA
Il Congresso dominicano ha aumentato da 5 a 8 anni di reclusione la pena massima per gli adolescenti fra i 16 e i 18 anni responsabili di crimini, tra le proteste delle organizzazioni a difesa dei diritti umani.

Demóstenes Martínez, presidente della Commissione giustizia della Camera dei Deputati, ha difeso con forza la decisione sostenendo che contribuirà a ridurre la partecipazione di minori in attività delittuose. Nel 2012, secondo dati ufficiali, circa 5000 reati sono stati commessi da minori.

La nuova norma è stata approvata con 106 voti a favore e 9 contro alla Camera dopo il via libera già ottenuto in Senato a giugno. In entrambe le camere il Partido de la Liberación Dominicana (Pld, governo) ha ampia maggioranza di rappresentanti. Resta ormai solo la promulgazione per l’entrata in vigore della nuova legge. Ma per Guadalupe Valdez, deputata dell’opposizione, il testo non è stato opportunamente analizzato dalla Commissione diritti umani per verificare se sia o meno in contrasto con i trattati internazionali sottoscritti dalla Repubblica Dominicana.

La pena massima a otto anni di carcere è prevista per minori che commettono omicidi, violenze sessuali, furti aggravati, sequestri e partecipino ad attività legate al narcotraffico. In un primo momento la Camera aveva proposto di innalzarla ulteriormente, fino a 15 anni, prevedendo di aumentare anche da 3 a 10 anni la detenzione per adolescenti fra i 13 e i 15 anni; l’iniziativa è stata tuttavia respinta dal Senato.

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