La popolazione carceraria negli Stati Uniti è diminuita nel 2012 per il terzo anno consecutivo, secondo quanto riportato nelle statistiche federali di cui riferisce il New York Times.
Si tratta, a detta degli esperti, del calo più consistente nella storia recente e segna un deciso cambiamento di rotta dopo quasi quattro decenni di generalizzato ricorso alla carcerazione.
Come indicano i dati dell’ufficio statistico del Dipartimento di Giustizia, il numero dei detenuti nelle carceri statali e federali è diminuito dell’1,7%, per un numero totale di detenuti pari a 1.571.013 nel 2012, rispetto a 1.598.783 nel 2011.
Si tratta, in percentuale, di uno spostamento lieve, ma il fatto che faccia seguito al calo già registrato nel 2011 e nel 2010 conferma quello che alcuni esperti definiscono un “cambiamento epocale” nell’approccio dell’America alla giustizia penale. “Questo è l’inizio della fine della carcerazione di massa”, afferma Natasha Frost, rettore associato della Scuola di criminologia e diritto penale alla Northeastern University.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.