ROMA - Dopo Lampedusa, il Centro Astalli. Papa Francesco visiterà il 10 settembre prossimo la struttura dei gesuiti per l'accoglienza ai rifugiati nel centro di Roma. Lo confermano padre Giovanni La Manna, presidente del Centro e la sala stampa vaticana. Bergoglio mantiene così una promessa che aveva fatto allo stesso La Manna che lo aveva invitato nell'aprile scorso. Alla richiesta, il Papa aveva risposto con una telefonata a La Manna in cui assicurava la sua presenza. La visita sarà in forma privata.
L'INVITO - Agli inizi di aprile padre La Manna aveva scritto una lettera al Papa invitandolo a visitare il centro nel cuore di Roma gestito dai suoi 'confratellì gesuiti. Il 6 aprile scorso lo stesso Bergoglio ha telefonato al presidente dell'Astalli per assicurargli personalmente che si sarebbe recato al centro in visita. Costolà italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jrs), organizzazione cattolica internazionale, attiva in più di 40 nazioni, fondata nel 1980 da padre Pedro Arrupe, l'allora Superiore Generale della Compagnia di Gesù, la cui missione è «accompagnare, servire e difendere i diritti dei rifugiati e degli sfollati», il Centro Astalli serve 450 pasti di media al giorno «a persone che chiedono assistenza per sopravvivere».
LA VISITA A LAMPEDUSA - L'8 luglio scorso papa Francesco, in uno dei suoi primi atti del pontificato, si è recato in visita a Lampedusa, crocevia mondiale dell'immigrazione, lanciando un grande appello contro la «globalizzazione dell'indifferenza» e a favore dell'accoglienza di migranti e rifugiati.
LA VISITA A LAMPEDUSA - L'8 luglio scorso papa Francesco, in uno dei suoi primi atti del pontificato, si è recato in visita a Lampedusa, crocevia mondiale dell'immigrazione, lanciando un grande appello contro la «globalizzazione dell'indifferenza» e a favore dell'accoglienza di migranti e rifugiati.
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