L'Ufficio dell'Alto Commissario ai diritti umani delle Nazioni Unite si è detto "colpito" dalla ripresa delle esecuzioni capitali in Vietnam e ha rivolto un appello al governo a sospenderle.
Il Vietnam ha giustiziato martedì il primo detenuto con un'iniezione letale, dopo una moratoria di due anni nelle esecuzioni viste le difficoltà nel procurarsi prodotti chimici ad hoc.
Il Paese comunista aveva abbandonato nel luglio 2011 i plotoni di esecuzione a vantaggio delle iniezioni letali, metodo giudicato "più umano", ma non poteva importare i prodotti necessari a causa di un'interdizione delle esportazioni dell'Unione Europea.
A maggio, la legge era stata alla fine modificata per permettere che i condannati a morte fossero giustiziati con prodotti chimici locali, spianando la strada a una ripresa delle esecuzioni. Il primo detenuto giustiziato martedì, il 27enne Nguyen Anh Tuan, era stato condannato a morte nel gennaio 2010 per omicidio.
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