È stata eseguita per decapitazione in Arabia Saudita la condanna a morte comminata a un cittadino del regno accusato di aver ucciso suo fratello. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale saudita Spa, che riporta una nota del ministero dell'Interno di Riad in cui si precisa che è stata eseguita nella provincia di Qasim la condanna nei confronti di Abdullah al-Harbi, riconosciuto colpevole di aver ucciso a colpi di arma da fuoco suo fratello Mohammed.
Da gennaio in Arabia Saudita sono state eseguite almeno 63 condanne a morte. Nel 2012, secondo Human Rights Watch, nel regno sono stati messi a morte almeno 69 detenuti.
Omicidio, stupro, apostasia, rapina a mano armata, oltre al traffico di droga, sono i reati che nel Paese vengono puniti con la pena di morte.
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