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sabato 14 settembre 2013

Bolivia: sovraffollamento delle carceri, il presidente Morales spinge per un nuovo indulto

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Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha firmato questa settimana un decreto presidenziale che, se approvato i prossimi giorni dall'Assemblea Legislativa Plurinazionale, concederà l'amnistia ai detenuti per reati minori con pene pari o inferiori agli otto anni. Una misura "necessaria" per risolvere il sovraffollamento nelle carceri e il ritardo della giustizia nel paese.
Beneficeranno dell'indulto i detenuti con pene pari o inferiori agli otto anni che hanno commesso reati minori, i detenuti più anziani, gli adolescenti, i giovani fino ai 25 anni, le persone con malattie gravi o terminali, i disabili e i padri di famiglia con figli sotto i dodici anni.

Ne beneficeranno anche i detenuti processati e quelli in custodia cautelare il cui processo sia durato quattro anni. Ne restano fuori le persone condannate per omicidio, pedofilia, tradimento della patria, spionaggio, sequestro e traffico umano, terrorismo, separatismo ed estorsione.

Si tratta del secondo decreto di indulto in meno di un anno: in dicembre il governo ha approvato l'amnistia per circa 1.600 detenuti. Morales, riportano i media nazionali, ha precisato che "questo indulto avrà una durata di un anno perché il primo, di tre mesi, non ha lasciato abbastanza tempo ai familiari delle persone recluse per presentare la relativa documentazione".

L'83% degli oltre 13.800 detenuti in Bolivia è in stato di detenzione preventiva senza processo e i loro casi soffrono il cronico ritardo della giustizia del paese.

Negli ultimi mesi la Bolivia è finita sotto i riflettori di tutti i media internazionali dal momento che circa 2.100 bambini vivono nelle carceri con i propri genitori, una situazione inedita nel mondo, secondo l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Il carcere che presenta i maggiori problemi è quello di San Pedro, a La Paz, costruito per ospitare 600 prigionieri maschi, ma dove al momento ce ne sono 2.500. Il centro è oggetto di continue critiche per la sua precaria infrastruttura e la situazione di estrema insalubrità.
di Luca Pistone

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