Il presidente della Commissione diritti umani del Senato Manconi in visita all'ex Polonio. Pressing sul governo per la chiusura.
"Il Cie di Gradisca, in queste condizioni, va chiuso. Se sinora il problema non è stato affrontato e governato è anche per una gravissima sottovalutazione da parte delle autorità statuali". Non ha badato troppo ai giri di parole il parlamentare Pd Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela dei diritti umani del Senato.
Manconi e alcuni membri della commissione ieri hanno visitato la struttura di Gradisca accompagnati dal prefetto e dal questore di Gorizia, dai parlamentari Serena Pellegrino e Francesco Russo, dall'assessore provinciale Ilaria Cecot, e infine da delegati di varie associazioni e movimenti, tra cui Tenda per la pace, Asg e A buon diritto.
"Oggi al Cie di Gradisca ci sono 44 persone che vivono in gabbia peggio dei carcerati. È illegale, qualcosa di indegno per un Paese civile. Non dimentichiamoci che una persona è tuttora in coma per avere cercato di sfuggire ad una situazione inumana. Un fatto che deve interrogarci e che da solo dovrebbe aprire una crisi istituzionale su questi temi" ha affermato Manconi, sostenendo che "i Cie sono in generale strumenti gravemente deficitari per la tutela dei diritti umani, inefficaci rispetto il raggiungimento dei loro obiettivi, e inutilmente dispendiosi.
E quello di Gradisca - ha dichiarato Manconi, che ha successivamente incontrato la giunta comunale della cittadina isontina - è in condizioni più critiche di altri che ho visitato". Secondo il senatore Pd la Commissione "deve discutere l'intero sistema dei Cie, che va riformato. Intendo sostenere una mozione per far chiudere il Cie di Gradisca.
Sostengo e condivido la richiesta elaborata dal governatore della Regione Serracchiani e dal sindaco Tommasini". Manconi ha invece esortato a fare "un distinguo tra Cie e Cara" nel dibattito attorno all'ex caserma Polonio. "La prossimità è un grave limite ed un errore, ma la struttura per richiedenti asilo presenta problematiche che, seppure impattino sulla cittadina di Gradisca, sono risolvibili. Apprezzo l'atteggiamento del sindaco e dei suoi concittadini che mai hanno dato vita a sterili invettive dimostrando grande civiltà e senso di responsabilità".
Il tutto mentre a pochi chilometri di distanza il ministro della Difesa, Mario Mauro (Pdl) sul tema tagliava corto: "Non sono qui per parlare del Cie". Soddisfatto il commento sulla visita ispettiva di ieri da parte di Serena Pellegrino: "Manconi ha rilevato esattamente quanto avevo denunciato un mese fa: tutela dei diritti civili e principi umanitari non stanno di casa al Cie di Gradisca. La struttura così com'è va chiusa, a tutela delle persone trattenute e di tutti coloro che per ragioni di lavoro varcano i cancelli dei centri. L'intero sistema va ripensato".
di Luigi Murciano
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