www.rainews24.it
La liberazione nel quadro dei negoziati di pace patrocinati dagli Stati Uniti. Il presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas, ha accolto a Ramallah 20 dei detenuti liberati, e ha affermato che i palestinesi non firmeranno alcun accordo di pace "finche ci sarà un solo prigioniero dietro le sbarre".
Un'operazione scattata questa notte, che ha portato alla liberazione di 26 prigionieri palestinesi. Una liberazione legata alla ripresa dei negoziati di pace Israelo-palestinesi, lo scorso luglio, e che ha portato ad agosto alla scarcerazione di un primo gruppo di palestinesi. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, si è infatti impegnato a rimettere in libertà 104 prigionieri palestinesi, imprigionati prima degli accordi di Oslo del 1993.
Circa 300 palestinesi si sono raccolti al valico di Erez, nella Striscia di Gaza al confine con Israele, per accogliere i detenuti che sono stati rilasciati dalle carceri dello Stato ebraico. Molti alzavano bandiere e cartelli con scritte come "Non dimenticheremo mai i nostri eroi", mentre veniva diffusa musica festosa. Cinque prigionieri sono stati rilasciati nella Striscia, mentre altri 21 in Cisgiordania, dove sono stati accolti dal presidente palestinese Mahmoud Abbas. La scarcerazione è la prima di quattro previste per dare spinta ai negoziati di pace, in cui in tutto Israele libererà 104 palestinesi che scontano lunghe pene. "Oggi è il giorno della gioia per la famiglia e per la tutta la Palestina", ha dichiarato Tayser Shubair, il cui fratello Hazem era in carcere in Israele dal 1994 per la morte di un israeliano. Il destino dei carcerati è una questione profondamente sentita nella società palestinese, in cui dopo decenni di conflitto con Israele molte famiglie hanno almeno un parente in cella.
Il presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas, ha accolto a Ramallah 20 dei 26 rilasciati, e ha affermato che non ci sarà alcun trattato di pace "finché ci sarà un solo prigioniero dietro le sbarre" delle carceri israeliane. Dei 26 ex detenuti, 5 sono stati rilasciati a Gaza, e uno a Gerusalemme est.
Contemporaneamente alla notizia della liberazione, la radio militare israeliana ha annunciato la costruzione di 1500 alloggi nel quartiere di coloni Ramat Shlomo a Gerusalemme est. Secondo la radio, la decisione sarebbe stata appoggiata dal primo ministro israeliano, e dal ministro dell'Interno Saar. Una mossa attesa che arriva non a caso lo stesso giorno della notizia delle scarcerazioni. Un modo per accontentare anche gli ebrei radicali.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.