La Repubblica
Nei pressi dell'isola dei Conigli, a bordo cinquecento persone. Un nuovo disastro a pochi giorni dalla tragedia di Ragusa. Centinaia di persone ancora in mare
di FRANCESCO VIVIANO
Un barcone carico di migranti è naufragato a Lampedusa. Il primo bilancio è di trenta vittime, molti di più della prima stima fatta a calda dal sindaco dell'isola: tra loro c'è anche una donna incinta. Il barcone con ogni probabilità s'è inabissato dato che in mare sono stati trovati giubotti salvagente, pezzi di legno e macchie di olio.
Secondo le testimonianze di alcuni soccorritori del barcone naufragato vi sarebbero ancora in acqua un centinaio di migranti. Il barcone trasportava infatti, secondo quanto ha detto all'agenzia Ansa il commissario straordinario dell'Asp di Palermo, Antonio Candela, che sta coordinando le operazioni di assistenza ai feriti, circa cinquecento persone. Fra loro una trentina di bambini - uno di due mesi - e tre donne incinte.
Il barcone, tra i dieci e i quindici metri, non è stato intercettato, quindi si è spinto vicino alla costa dove, secondo le prime ricostruzioni, si è rovesciato in acqua. I naufraghi sono stati soccorsi dai pescatori, che stanno ancora collaborando con Guardia costiera e Guardia di finanza alle operazioni di salvataggio.
Fino ad ora sono giunti in porto circa 120 naufraghi salvati dalle motovedette e da alcune barche da diporto che stanno partecipando ai soccorsi. L'allarme è stato dato dall'equipaggio di due pescherecci che transitavano nella zona.
Poco prima del naufragio a Lampedusa era approdata un'altra 'carretta' con 463 extracomunitari a bordo. I profughi sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza che ieri ospitava oltre 700 persone.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.