Pagine

mercoledì 2 ottobre 2013

Oppositore bielorusso premiato dall'Europa In carcere per aver difeso i diritti umani

La Repubblica
Il Consiglio d'Europa ha consegnato a Ales Bialiatsky il premio assegnato a chi si è distinto nella lotta per difendere i diritti dell'uomo. L'attivista bielorusso è stato arrestato quattro anni fa per frode fiscale dal regime di Lukashenko. Ma il sono forti i sospetti che la reclusione sia per l'attività svolta in difesa dei più deboli.

STRASBURGO - L'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Apce) ha assegnato il premio per i diritti umani "Vaclav Havel" al militante bielorusso d'opposizione Ales Bialiatsky. Il premio, alla sua prima edizione, offre sessanta mila euro a coloro che si distinguono nella lotta in difesa dei diritti umani. A ritirare il premio è stata Natallia Pinchuk, moglie dell'attivista premiato da Strasburgo.

Ma dietro l'accusa di frode fiscale... Bialiatsky non ha potuto partecipare alla premiazione. Nel novembre 2011, in seguito a un processo di dubbia correttezza, è stato infatti arrestato e condannato a quattro anni di reclusione per frode fiscale, ma secondo il Consiglio d'Europa, la decisione del tribunale di Minsk è legata all'attività dell'uomo che da anni è in prima fila per difendere i diritti dei più deboli. Bialiatsky presiede il centro dei diritti dell'uomo Viasna, creato nel 1996. Inoltre è vicepresidente della Federazione internazionale dei diritti dell'uomo (Fidh) dal 2007.

L'unico paese fuori dal Consiglio d'Europa. "Nella sua quotidiana lotta - ha dichiarato il presidente dell'Apce Jean-Claude Mignon durante la premiazione - contro le violazioni dei diritti umani, l'ingiustizia, l'arbitrio e l'autoritarismo, Ales Bialiatsky ha operato senza sosta perché i cittadini della Bielorussia possano ambire un giorno agli standard europei, che sono i nostri". La Bielorussia è l'unico paese europeo a non far parte del Consiglio d'Europa, in cui i 47 stati membri si impegnano a difendere i diritti dell'uomo e della democrazia.

A chi non piace la libera espressione. Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko è stato più volte accusato di non rispettare i principi fondamentali della democrazia, soprattutto quelli legati alla libera espressione e al pluralismo politico tanto che nel 2012 gli fu vietato di partecipare alle Olimpiadi di Londra, perchè non gradito. Anche il gruppo femminista Femen ha manifestato contro il presidente definito un 'dittarore'.

Fare i conti con il pugno di ferro. Bialiatsky, che pochi giorni fa ha compiuto 51 anni, ha a lungo lottato contro il pugno di ferro del leader Lukashenko. "Le sue condizioni di detenzione - ha detto la moglie - sono più difficili di quelle di altri detenuti. Subisce forti pressioni psicologiche". Il premio Havel rappresenta un omaggio all'ex presidente ceco, che ha trascorso cinque anni nelle carceri comuniste prima della "rivoluzione di velluto" del 1989. "Havel - ha spiegato Natallia Pinchuk - era il mentore spirituale di Ales. Poco prima della sua morte, Havel mandò una lettera di supporto a Ales che a quel tempo era già in prigione. Ales poi disse che la lettera era stata per lui un raggio di speranza e di solidarietà". Tra le organizzazioni in lizza per il premio Havel c'erano anche l'associazione dei giovani avvocati della Georgia e la Rights Defence Network della Cina.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.