Dagli arrestati per le manifestazioni dello scorso anno alle Pussy Riot, da Greenpeace a Khodorkhovsky tutto fa brodo per alcune migliaia di manifestanti che hanno sfilato per le vie di Mosca chiedendo la liberazione dei detenuti politici.
Una manifestazione autorizzata dalle autorità, organizzata dal comitato "6 maggio" che ricorda la grande manifestazione anti-Putin dello scorso anno in seguito alla quale duecento oppositori furono arrestati.
"Putin adesso ha paura che i leader europei non vengano ai suoi corrotti giochi olimpici invernali. Gli atleti verranno, ma i leader politici forse no. E quindi è adesso il miglior momento per mettere pressione perché liberi i detenuti politici", dice Bors Nemtsov, uno dei leader dell'opposizione. 4.500 manifestanti secondo la polizia, 6.000 secondo gli organizzatori. Per loro le ragioni della protesta sono persino ovvie: "Non puoi startene a casa quando regna l'illegalità, quando l'autorità non ha limiti, quando gli innocenti sono dietro alle sbarre e i colpevoli sono giudici", dice un manifestante.
"Putin adesso ha paura che i leader europei non vengano ai suoi corrotti giochi olimpici invernali. Gli atleti verranno, ma i leader politici forse no. E quindi è adesso il miglior momento per mettere pressione perché liberi i detenuti politici", dice Bors Nemtsov, uno dei leader dell'opposizione. 4.500 manifestanti secondo la polizia, 6.000 secondo gli organizzatori. Per loro le ragioni della protesta sono persino ovvie: "Non puoi startene a casa quando regna l'illegalità, quando l'autorità non ha limiti, quando gli innocenti sono dietro alle sbarre e i colpevoli sono giudici", dice un manifestante.
Il 6 maggio 2012, poco prima dell'insediamento di Vladimir Putin per il nuovo mandato presidenziale, si tenne a Mosca una manifestazione di dimensioni storiche, al termine della quale furono decine i fermati. Ventisette di questi sono ancora in detenzione.
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