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giovedì 3 ottobre 2013

Stati Uniti: ordinata liberazione detenuto dopo 40 anni di isolamento, è malato terminale

www.julienews.it
Herman Wallace, attivista delle Black Panther, sarà libero. Dopo 40 anni di detenzione in isolamento l'uomo, condannato all'ergastolo per l'omicidio di una guardia carceraria, è stato liberato in quanto il suo processo non era legittimo: nella giuria non c'erano donne. Herman era in galera per rapina nel carcere "Angola", situato in Florida, quando venne accusato dell'omicidio di una guardia carceraria bianca insieme ad altri due attivisti di colore.

Non c'erano prove testimoniali, ma si sa che i detenuti hanno sempre torto, per principio, in tutti gli ordinamenti, rispetto ai loro secondini, e quindi vennero condannati tutti e tre all'ergastolo dopo un rapido processo. Da allora i tre sono stati in isolamento: tutta la giornata chiusi in cella, con solo un'ora di aria al giorno.

Nel 2001 Robert King, uno dei tre, venne liberato; oggi tocca a Wallace, mentre resta in carcere Albert Woodfox. Da notare che, nonostante Herman Wallace sia malato terminale per un tumore al fegato (che già nelle migliori condizioni e con le migliori cure è letale per oltre il 90% dei malati perché dà rapidamente metastasi), la Procura ha fatto ricorso contro la liberazione dell'uomo.

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