Hanoi – I leader religiosi vietnamiti si uniscono per chiedere il rilascio immediato di 14 giovani cattolici e protestanti attualmente detenuti a causa delle loro opinioni politiche.
I leader hanno sottoscritto e diffuso una petizione, invita all’Agenzia Fides dalla Provincia dei religiosi Redentoristi del Vietnam.
Nel testo, firmato dai capi religiosi cattolici e protestanti, oltre che da capi buddisti di varie denominazioni, si chiede “giustizia e rispetto dei diritti umani in Vietnam”.
La petizione è rivolta ai membri dell'Assemblea Nazionale del Vietnam, ai governi e a varie istituzioni internazionali come il Consiglio Onu per i Diritti Umani, con sede a Ginevra, chiamate a “sorvegliare la situazione”.
Nell’invocare il rilascio immediato dei 14 giovani e di altri “prigionieri di coscienza”, la petizione chiede al governo di non usare la tortura e di permettere cure mediche ai prigionieri.
Negli ultimi mesi il Vietnam è stato criticato da gruppi e Ong che promuovono i diritti umani per il giro di vite verso attivisti che difendono la libertà di espressione e il rispetto diritti umani.
Il 2 ottobre scorso l’avvocato cattolico e attivista dei diritti umani Le Quoc Quan è stato condannato a 30 mesi di carcere con l'accusa di evasione fiscale ma, secondo alcune Ong, le accuse sono motivate politicamente.
Come riferisce a Fides una nota dell’Ong “Christian Solidarity Worldwide”, il governo vietnamita ha anche bloccato e represso libere manifestazioni di fedeli cattolici che chiedevano il diritto alla terra e il rilascio dei detenuti in carcere senza processo.
CSW invoca il rispetto della libertà di religione e della libertà di coscienza in Vietnman, affermando che questi sono i presupposti per lo sviluppo di una società pacifica e giusta. (PA)
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