Detenuto suicida nel carcere di Ancona. Si tratta di Michele Riccardi, l'operaio che aveva tentato di ricattare la famiglia di Laura Boldrini.
L'uomo si è ucciso oggi pomeriggio, impiccandosi nel carcere di Montacuto. Il suicidio nel bagno della cella con un lenzuolo. Riccardi aveva 43 anni, originario di Rimini ed era accusato di reati tentata estorsione.
L'uomo era stato arrestato a settembre a Monteroberto quando il romagnolo si era presentato da Ugo Boldrini, segretario comunale e fratello del presidente della Camera, chiedendo 3.500 euro per non diffondere un dossier contenente farneticanti invenzioni sulla famiglia Boldrini.
Inutili i soccorsi del 118, quando gli operatori sanitario sono arrivato l'uomo era già morto.
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Del suicidio avvenuto nel carcere di Montacuto è già stato avvisato il magistrato di turno, che disporrà l'esame autoptico. La cella è stata posta sotto sequestro, per i rilievi di rito e per cercare eventuali messaggi. Sembra che i legali del quarantatreenne (che probabilmente si trovava nell'istituto di Ancona temporaneamente e non era né in isolamento né sottoposto a misure particolari) avessero chiesto gli arresti domiciliari, ma che la richiesta fosse stata respinta.
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