AKI
La Corte europea per i diritti dell'uomo ha condannato la Turchia a una sanzione da 22mila euro per un caso di "tortura" in carcere nel 1999 e a settemila euro per un altro caso del 1993, riguardante l'arresto di un minore.
Il primo caso riguarda Mesut Deniz, 38enne attualmente detenuto nel carcere Sincan di Ankara, che ha denunciato torture all'epoca del suo arresto il 5 ottobre 1999. Secondo la Corte, Deniz ha subito maltrattamenti mentre era in mano alla polizia e le autorità turche non hanno lanciato indagini tempestive in seguito alle sue denunce, negandogli quindi l'opportunità di un risarcimento. Deniz ha denunciato varie forme di tortura da parte della polizia, tra le quali l'elettroshock. Fu inoltre appeso al soffitto per le braccia, picchiato sui genitali e costretto a giacere su una superficie ghiacciata. I referti medici dei giorni successivi all'arresto parlano di ferite su tutto il corpo.
Un'inchiesta fu aperta in Turchia nel 2000 a carico di un poliziotto, che poi fu assolto nel 2007. Deniz provò a impugnare la sentenza, ma questa possibilità gli fu negata perché non si era costituito parte civile nel processo di primo grado.
Il secondo caso riguarda Cuneyt Ertus, che ha denunciato torture al momento del suo arresto nel 1993 a Hakkari, quando aveva 15 anni, con l'accusa di aver preso parte a una manifestazione a sostegno dei militanti curdi del Pkk. I genitori di Ertus denunciarono il poliziotto responsabile dei maltrattamenti, ma la procura decise per il non luogo a procedere, decisione avallata poi nel grado successivo del giudizio, così come quella di non concedere un risarcimento.
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