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giovedì 19 dicembre 2013

Immigrati: Cir, degradanti condizioni profughi, fermare business accoglienza

Ragusa News
Roma,  "C'è un business dell'immigrazione inaccettabile, con commesse da milioni di euro, dove i diritti delle persone scompaiono". Lo dice il presidente del Consiglio Italiano per i Rifugiati, Christopher Hein, che così esprime il suo sdegno per il trattamento degradante riservato ai migranti del centro di Lampedusa.


"La ragione per cui questo avviene sottolinea Hein è che in Italia molti servizi per l'immigrazione vengono affidati sulla base di un solo principio: quello dell'offerta economica più vantaggiosa. 

Offerte fatte da cooperative e soggetti che spesso non perseguono altro che scopi lucrativi e a cui i diritti dei migranti non interessano". "Visto che lo Stato di regola arriva a pagare gli enti gestori anche con 12 mesi di ritardo, sono spesso società profit che riescono ad anticipare i fondi necessari per la gestione" spiega il presidente del Cir, chiarendo che "gli affari sulla pelle delle persone riguardano anche i Centri di Identificazione ed Espulsione e devono essere subito fermati". 

"C'è il rischio che ora la responsabilità di quanto avvenuto sia attribuita esclusivamente all'Ente gestore aggiunge Hein quando in realtà si deve inserire in un sistema di cui è responsabile lo Stato, in primis il Ministero dell'Interno e la Prefettura. Condividiamo l'esternazione della Commissaria Malmstroem sulla possibilità di fermare gli aiuti economici all'Italia se non saremo in grado di garantire un'accoglienza dignitosa in linea con gli standard europei" continua Hein. 

Per dare subito risposte operative, il Cir chiede quindi che "il centro di Lampedusa ritorni alla sua funzione di Centro di Primo Soccorso e Assistenza". "L'accoglienza, dopo un primissimo periodo, deve essere data in centri piccoli dislocati su tutto il territorio: i centri governativi devono essere solamente di transito e progressivamente svuotati. In questo modo non solo si favorisce l'integrazione dei rifugiati, ma si possono anche porre limiti al grande business dell'immigrazione " ammonisce Hein. "Nella Giornata mondiale per i Diritti dei Migranti e Profughi, che si celebra oggi conclude dobbiamo ricordare che i diritti devono essere al centro del nostro modo di guardare alle migrazioni, di gestirle e di dare risposte adeguate".

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