
Nonostante questo a soli due mesi dalla fine della pena mi è stata negata la possibilità di accedere a una Rsa, residenza sanitaria assistenziale, della Asl dove sono in lista di attesa. Il tribunale di sorveglianza ha deciso così anche se già da anni mi è stata riconosciuta l'incompatibilità con il regime detentivo.
Ho iniziato l'astensione alla terapia farmacologica salvavita. Non vorrei morire anzitempo ma solo richiamare l'attenzione che finora non c'è stata sul dramma di tanti detenuti malati. Sono pronto a pagare con la vita questa mia battaglia. Affido a voi questa storia affinché se dovesse avere un triste epilogo possa emergere la verità."
di Vincenzo Lepore
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