ANSA
STRASBURGO - Basta con gli "sgombri forzati" e i campi nomadi improvvisati: per Rom e Sinti "si devono trovare soluzioni abitative ordinarie". Lo ha chiesto Nils Muiznieks, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in una lettera inviata al sindaco di Roma, Ignazio Marino, a cui il Comune ha appena risposto assicurando di aver abbandonato "l'approccio emergenziale" e di aver "intrapreso i passi per la piena attuazione della strategia nazionale di inclusione" delle etnie interessate.
Nella lettera il commissario ha chiesto anche interventi per i rifugiati che vivono nel cosiddetto Palazzo della vergogna.
Secondo Muiznieks, le già pessime condizioni che vi ha riscontrato nel 2012 sono ulteriormente deteriorate. Il commissario ha comunque preso atto che Marino ha visitato il luogo e che le procedure per la registrazione anagrafica di chi vive nel 'Palazzo' sono "considerevolmente migliorate", ma ha sollecitato il Primo cittadino della Capitale a vagliare tutte le soluzioni per risolvere la questione dei rifugiati e di tenerlo al corrente degli sviluppi.
Nella risposta inviata a Strasburgo da Rita Cutini, assessore al sostegno sociale e sussidiarietà della Capitale, il Comune ha replicato a Muiznieks rilevando di aver già compiuto un primo passo incrementando del 2000% i posti disponibili per l'accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati. L'assessore ha inoltre evidenziato che l'attuale amministrazione ha "l'ambizione di fare della città di Roma un modello nell'ospitalità dei richiedenti asilo".
"Sono contento di vedere che il comune di Roma ha risposto in modo costruttivo" ha detto all'Ansa Muiznieks, pur sottolineando che avrebbe voluto maggiori dettagli sulle azioni intraprese, in particolare per quanto riguarda i rifugiati. Muiznieks spera comunque di dare un seguito "a questo dialogo appena cominciato" magari accettando l'invito dell'assessore ad andare a Roma nel prossimo futuro.
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