Potrebbero essere tra i 50.000 e i 100.000 i detenuti russi che beneficeranno dell'amnistia concessa in occasione del ventesimo anniversario della costituzione del paese.
Lo scrive l'agenzia di stampa Ria Novosti, riferendo che ieri il presidente Vladimir Putin ha espresso il proprio sostegno alla proposta relativa alle amnistie presentatagli dal Consiglio dei Diritti Umani del Cremlino.
Parlando con il direttore dell'organismo, Michail Fedotov, Putin ha aggiunto che "lavoreremo insieme al miglioramento di questo documento e anche col sostegno dei deputati federali". E se la cifra compresa tra i 50.000 e i 100.000 è frutto delle stime diffuse da fonti russe, Fedotov ha voluto precisare che anche alcuni detenuti di casi molto noti (come l'ex-magnate del petrolio Mikhail Khodorkovsky e le manifestanti di Pussy Riot) potrebbero beneficiare dell'amnistia.
Il direttore del Consiglio dei diritti umani ha anche aggiunto di aver proposto di inserire tra i beneficiari anche gli immigrati irregolari, fornendo loro l'occasione per regolarizzare la loro presenza e i rapporti di lavoro senza incorrere in multe, sanzioni o espulsioni. Più freddo il portavoce del presidente, il quale ha sottolineato che è troppo presto per parlare di chi sarà rilasciato e chi no e che qualsiasi speculazione su questo tema rischia solo di essere "dannosa e inappropriata".
Il provvedimento dovrà comunque essere inviato alla Duma, che, entro fine anno, dovrebbe approvare la legge di amnistia. Secondo alcuni media italiani, del provvedimento potrebbe beneficiare anche Cristian D'Alessandro, uno degli attivisti di Greenpeace fermati dopo una manifestazione ai danni di una struttura della Gazprom.
di Ernesto Sii
Parlando con il direttore dell'organismo, Michail Fedotov, Putin ha aggiunto che "lavoreremo insieme al miglioramento di questo documento e anche col sostegno dei deputati federali". E se la cifra compresa tra i 50.000 e i 100.000 è frutto delle stime diffuse da fonti russe, Fedotov ha voluto precisare che anche alcuni detenuti di casi molto noti (come l'ex-magnate del petrolio Mikhail Khodorkovsky e le manifestanti di Pussy Riot) potrebbero beneficiare dell'amnistia.
Il direttore del Consiglio dei diritti umani ha anche aggiunto di aver proposto di inserire tra i beneficiari anche gli immigrati irregolari, fornendo loro l'occasione per regolarizzare la loro presenza e i rapporti di lavoro senza incorrere in multe, sanzioni o espulsioni. Più freddo il portavoce del presidente, il quale ha sottolineato che è troppo presto per parlare di chi sarà rilasciato e chi no e che qualsiasi speculazione su questo tema rischia solo di essere "dannosa e inappropriata".
Il provvedimento dovrà comunque essere inviato alla Duma, che, entro fine anno, dovrebbe approvare la legge di amnistia. Secondo alcuni media italiani, del provvedimento potrebbe beneficiare anche Cristian D'Alessandro, uno degli attivisti di Greenpeace fermati dopo una manifestazione ai danni di una struttura della Gazprom.
di Ernesto Sii
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