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martedì 3 dicembre 2013

Sud Sudan - Pena di morte l'ONU chiede con urgenza la sospensione

ATLAS
Una moratoria del ricorso alla pena di morte è stata chiesta con urgenza dalle Nazioni Unite alle autorità del Sud Sudan, in seguito alle notizie relative a quattro esecuzioni capitali (per impiccagione) compiute nel mese di Novembre a Juba.
Lo si apprende da una nota delle Nazioni Unite, nella quale si precisa che il “nascente sistema giudiziario del paese potrebbe non essere stato in grado di assicurare processi equi alle oltre 200 persone attualmente nel braccio della morte”.

Citando il portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Cécile Pouilly, la nota evidenzia “particolari preoccupazioni per l’accesso limitato ai legali durante i processi” anche nei casi di persone condannate a morte.
Secondo il comunicato, diffuso venerdì scorso, la “stragrande maggioranza” degli individui nelle prigioni sud sudanesi non ha avuto alcuna rappresentanza legale o il diritto a un’assistenza legale gratuita.

Tra gli altri limiti del sistema – che non consentirebbero, sulla base del diritto internazionale, di applicare la pena di morte – vengono evidenziati l’assenza di servizi di polizia o di indagine in molte zone del paese e “fumose procedure burocratiche che limitano l’esercizio del diritto all’appello”.

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