Gli sforzi dell'amministrazione Obama per chiudere Guantánamo si scontrano con una nuova difficoltà: i detenuti che non vogliono essere rimpatriati.
Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti. Due cittadini algerini prigionieri a Guantánamo stanno combattendo legalmente per evitare il trasferimento nel loro paese di origine, dove temono - riferiscono i loro legali - di essere reclutati dagli estremisti islamici e di essere uccisi perché non condividono il loro impegno alla violenza.
Il previsto rimpatrio è il "più duro abuso politico" nei loro confronti, afferma Robert Kirsch, legale di Belckcem Bensayah, uno dei prigionieri algerini che sta combattendo legalmente per non essere rimpatriato.
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