Raif Badawi, giovane blogger saudita in carcere dal giugno 2012, è accusato di apostasia, ossia alla rinuncia pubblica della religione islamica. Un atteggiamento che in Arabia Saudita viene punito con la morte.

Il giovane è stato condannato a 600 frustate e a sette anni di prigione. Una decisione contro la quale il suo avvocato ha fatto appello.La ONG Human Rights Watch aveva pubblicato a metà dicembre un rapporto che accusava le autorità dell’Arabia Saudita di voler mettere a tacere i difensori dei diritti dell’uomo.
Amnesty International denuncia l’intimidazione esercitata dal paese verso Raif Badawi e verso tutti gli altri blogger che si impegnano ad aprire il dibattito su questioni di interesse pubblico.
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