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venerdì 28 febbraio 2014

Cina, docente uighuro accusato di "incitare al separatismo"

AsiaNews
Il governo cinese ha formalizzato le accuse contro Ilham Tohti, professore di economia di etnia uighura e famoso attivista per i diritti delle minoranze che vivono in Cina, arrestato in gennaio. Sconosciuto il luogo della sua detenzione. Gruppi per i diritti umani chiedono alla comunità internazionale di intervenire.
Pechino - A più di un mese dal suo arresto, le autorità cinesi hanno formalizzato le accuse contro Ilham Tohti, professore di economia di etnia uighura e famoso attivista per i diritti delle minoranze che vivono in Cina. La moglie Guzaili Nu'er conferma che l'accademico è stato accusato di "incitare al separatismo" e sottolinea che al momento "non è possibile sapere" dove suo marito sia tenuto prigioniero. Gruppi uighuri all'estero hanno condannato la decisione e chiesto un intervento della comunità internazionale per la liberazione di Tohti.

Tohti, 45 anni, è stato fermato il 15 gennaio 2014. L'accademico è famoso per i suoi interventi pubblici a favore della questione uighura. Questa etnia vive nella regione autonoma settentrionale dello Xinjiang, è di lingua turca e fede musulmana, e lamenta una forte repressione linguistica, culturale e religiosa da parte del governo centrale cinese. Nel corso degli anni sono stati numerosissimi gli scontri violenti fra le due parti: Pechino sostiene che nell'area vivano estremisti islamici e indipendentisti, mentre gli attivisti locali puntano il dito contro le tensioni etniche provocate dal controllo cinese e dalle politiche "razziste" messe in atto dal governo centrale.

Dilshat Rexit, portavoce del Congresso mondiale degli uighuri guidato dalla nota dissidente Rebiya Kadeer, dice: "Le accuse di separatismo mosse dalla Cina sono una mera scusa per nascondere la volontà di sopprimere chiunque abbia un'opinione politica diversa da quella del governo. Chiediamo alla comunità internazionale di mettere sotto controllo Pechino e fare in modo che liberi questo docente uighuro". All'epoca del suo arresto, sia gli Stati Uniti che l'Unione europea hanno condannato il governo cinese.

Diversi attivisti per i diritti umani sostengono che alla base di questo arresto ci siano gli articoli scritti da Tohti per contestare le accuse mosse contro la minoranza uighura dopo l'attentato a piazza Tiananmen dell'ottobre 2013: "Anche in altre occasioni siamo stati indicati come gli autori di gravi fatti, salvo poi scoprire che non c'entravamo nulla". In un post pubblicato sul proprio account il giorno dell'arresto, il professore ha scritto: "Gli uighuri sono divenuti degli estranei nello sviluppo della propria madrepatria. È da qui che nasce la rabbia della gente: gli uighuri hanno bisogno di un posto dove poter esprimere le proprie ambizioni e proteggere i propri diritti".

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