Decisione di proporzioni storiche: sarà vieta per i minorenni e per le donne incinte e porrà lo Stato all'avanguardia per la difesa dei diritti dei carcerati
Lo Stato di New York si prepara a prendere una decisione storica sulla questione dei detenuti in isolamento con una riforma che dovrebbe diminuire il numero di prigionieri in queste condizioni e vietare la pratica per i minori di 18 anni. Con questa riforma New York diventerebbe il più grande sistema penitenziario americano ad approvare un provvedimento del genere, soprattutto per quanto riguarda i minori.
La rivoluzione è contenuta in un documento depositato in un tribunale dello Stato dalla New York Civil Liberties Union, l'associazione che rappresenta tre prigionieri che hanno avanzato tale richiesta. Inoltre i funzionari dei penitenziari non potranno più usare l'isolamento solitario come misura punitiva per donne incinte e la punizione avrà un limite di trenta giorni per le persone disabili e con ritardi mentali.
Le nuove linee guida del provvedimento per la prima volta coinvolgeranno tutti i prigionieri e non solo - come succede ora - solo coloro che si trovano in carcere per violenze e per reati legati alla droga. "Lo Stato di New York ha fatto la cosa giusta impegnandosi in una riforma completa del modo in cui viene usato l'isolamento estremo, una pratica dannosa e disumana che per anni è stata usata come prima punizione" nelle prigioni, ha detto Donna Lieberman, a capo dell'associazione.
Altri Stati americani - inclusi il Colorado, il Mississippi e lo Stato di Washington - stanno valutando di cambiare le regole sul confinamento solitario e la prossima settimana il sottocomitato Giustizia del Senato prenderà in considerazione la questione. Ma la scelta di New York è di proporzioni storiche, vista la grandezza del suo sistema penitenziario: lo Stato potrà dare l'esempio e porsi all'avanguardia di un cambiamento che in futuro potrebbe cancellare "una misura punitiva che negli Stati Uniti in una forma o nell'altra è stata adottata negli ultimi decenni in quasi tutti gli Stati Uniti", ha concluso Taylor Pendergrass, il legale che sta guidando la causa per la New York Civil Liberties Union.
La rivoluzione è contenuta in un documento depositato in un tribunale dello Stato dalla New York Civil Liberties Union, l'associazione che rappresenta tre prigionieri che hanno avanzato tale richiesta. Inoltre i funzionari dei penitenziari non potranno più usare l'isolamento solitario come misura punitiva per donne incinte e la punizione avrà un limite di trenta giorni per le persone disabili e con ritardi mentali.
Le nuove linee guida del provvedimento per la prima volta coinvolgeranno tutti i prigionieri e non solo - come succede ora - solo coloro che si trovano in carcere per violenze e per reati legati alla droga. "Lo Stato di New York ha fatto la cosa giusta impegnandosi in una riforma completa del modo in cui viene usato l'isolamento estremo, una pratica dannosa e disumana che per anni è stata usata come prima punizione" nelle prigioni, ha detto Donna Lieberman, a capo dell'associazione.
Altri Stati americani - inclusi il Colorado, il Mississippi e lo Stato di Washington - stanno valutando di cambiare le regole sul confinamento solitario e la prossima settimana il sottocomitato Giustizia del Senato prenderà in considerazione la questione. Ma la scelta di New York è di proporzioni storiche, vista la grandezza del suo sistema penitenziario: lo Stato potrà dare l'esempio e porsi all'avanguardia di un cambiamento che in futuro potrebbe cancellare "una misura punitiva che negli Stati Uniti in una forma o nell'altra è stata adottata negli ultimi decenni in quasi tutti gli Stati Uniti", ha concluso Taylor Pendergrass, il legale che sta guidando la causa per la New York Civil Liberties Union.
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