Le autorità dello Zimbabwe hanno annunciato un'amnistia di cui beneficeranno circa 2.000 detenuti, per lo più donne e bambini, mentre nelle carceri del paese i detenuti muoiono di fame.
Lo riferiscono le associazioni per i diritti umani. Tutte le donne prigioniere saranno liberate tranne quelle condannate al carcere a vita o alla pena di morte, e la stessa clemenza sarà applicata ai detenuti under 18 "a prescindere dal crimine o delitto" commesso, riferisce la stampa locale.
L'amnistia vale anche per i malati terminali, i detenuti oltre i 70 anni e i condannati a pene detentive inferiori ai tre anni, che abbiano già completato un quarto della loro pena. Sono esclusi i condannati per omicidio, stupro, rapina, furto di bestiame e detenuti che scontano pene inflitte da un tribunale militare.
L'anno scorso, un gruppo di avvocati per i diritti umani (Zlhr) aveva denunciato la morte di più di un centinaio di prigionieri, soprattutto a causa della mancanza di cibo.
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