Sono tra i 72.000 e i 100.000 i rifugiati sud-sudanesi che si sono riversati nella regione occidentale etiopica di Gambella, secondo le stime di alcune associazioni umanitarie che operano nell’area.
Gli scontri tra i militari del governo sud sudanese e i ribelli fedeli all’ex vice Presidente Riek Machar - riporta l'agenzia Fides - hanno costretto alla fuga diverse centinaia di migliaia di persone tra sfollati interni e rifugiati nei Paesi vicini, in primo luogo l’Etiopia.
La situazione umanitaria dei rifugiati nella regione di Gambella è precaria e si aggrava di giorno in giorno per il continuo arrivo di nuovi profughi. A destare la maggior preoccupazione sono le condizioni igienico sanitarie dei due campi dove sono accolti i rifugiati (in gran parte donne e bambini), quello di Kule (situato 40 km dalla capitale regionale, Gambella) e Pagak, 80 a km ad ovest di Kule. Il governo di Addis Abeba ha lanciato un appello alla comunità internazionale per ottenere supporto nel fare fronte all’emergenza umanitaria. (R.P.)
La situazione umanitaria dei rifugiati nella regione di Gambella è precaria e si aggrava di giorno in giorno per il continuo arrivo di nuovi profughi. A destare la maggior preoccupazione sono le condizioni igienico sanitarie dei due campi dove sono accolti i rifugiati (in gran parte donne e bambini), quello di Kule (situato 40 km dalla capitale regionale, Gambella) e Pagak, 80 a km ad ovest di Kule. Il governo di Addis Abeba ha lanciato un appello alla comunità internazionale per ottenere supporto nel fare fronte all’emergenza umanitaria. (R.P.)
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