Una barca con trenta migranti dispersa nel Canale d'Otranto: allarme dello "Sportello dei Diritti". D'Agata: "Contattati dai parenti".
"Nei giorni scorsi, infatti, - si legge in una nota di D'Agata - alcuni parenti dei migranti dei quali non si ha più un contatto da quell’ormai lontano 7 febbraio, si sono rivolti alla responsabile del settore immigrazione della nostra associazione, signora Rosi Bove D’Agata, la quale si è attivata affinché fossero informate immediatamente il CIR (Consiglio Italiano Rifugiati), l’ACNUR (l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e le forze di polizia marittime per avere numi. Ecco perché chiediamo a gran voce di avviare immediatamente le ricerche per conoscere che fine abbiano fatto questi poveri migranti colpevoli solo di aver tentato l’ennesimo viaggio della speranza alla ricerca di un futuro migliore, ed al fine di togliere ogni dubbio che non si tratti dell’ennesima tragedia del mare".
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.