Due politici libici rischiano la pena di morte per aver diffuso una vignetta su un poster di una campagna elettorale ritenuta offensiva nei confronti dell'Islam.
E' quanto denunciato dall'organizzazione Amnesty International secondo cui nessuno dovrebbe essere perseguito per aver espresso le proprie opinioni pubblicamente, per quanto possano sembrare offensive ad alcuni.
I due esponenti del partito nazionale libico, Ali Tekbali e Sathi Sager, nel corso di una campagna per le elezioni del 2012, avevano diffuso una vignetta che ritraeva quattro uomini, uno dei quali con la barba lunga, che circondano una ragazza che si sta recando all'università.
I quattro discutono sul ruolo della donna nella società libica, e il barbuto vestito in maniera tradizionale esclama indignato: "Mio Dio, che ci fa quella fuori casa?". Secondo alcuni, l'uomo con la barba impersonerebbe il profeta Maometto.
Tesi negata dai due politici che nel frattempo sono stati accusati di aver disseminato discordia tra i libici, di voler cambiare i principi costituzionali, di aver offeso l'Islam e aver incitato all'odio.
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