Roma - Continuano le violazioni dei diritti umani dei rom da parte delle autorità italiane e in particolare dell'amministrazione comunale di Roma: è quanto denuncia Amnesty International Italia, che ha incontrato Nils Muiznieks, Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in visita in Italia per investigare la situazione delle famiglie rom della capitale.
Una visita quanto mai opportuna, sottolinea Amnesty, che denuncia come sgomberi forzati, segregazione in campi in condizioni abitative gravemente inadeguate ed esclusione dall'edilizia residenziale pubblica stiano proseguendo sotto l'amministrazione del sindaco Ignazio Marino. Amnesty, che documenta queste violazioni a Roma da ormai cinque anni, aveva auspicato un cambio di rotta dopo gli anni del "Piano Nomadi" della giunta Alemanno.
Nell'ottobre 2013, l'organizzazione umanitaria aveva accolto con favore un impegno della giunta Marino aritirare misure discriminatorie nei confronti delle famiglie rom nell'accesso alle case popolari, ma ad oggi, dicono, Marino non ha mantenuto quegli impegni. Amnesty attende risposte alle preoccupazioni sollevate in occasione di svariati contatti con l'amministrazione capitolina e da ultimo nella lettera inviata al sindaco il 14 febbraio scorso, in cui esprimeva rammarico per il fatto che la graduatoria per l'assegnazione delle case popolari riferita al bando pubblico del 31 dicembre 2012 non fosse stata ancora pubblicata - nonostante la data prevista nel bando fosse il 30 novembre 2013 - e che l'attribuzione del punteggio a ciascuna domanda venisse ancora compiuta in applicazione dei criteri previsti nella circolare del dipartimento Politiche abitative datata 18 gennaio 2013, che discrimina i rom residenti in campi autorizzati.
In una lettera del novembre 2013 - ricorda Amnesty - anche il Commissario Muiznieks aveva sollevato preoccupazioni sulla natura discriminatoria della circolare. Amnesty auspica che la visita del Commissario del Consiglio d'Europa sproni la giunta Marino ad eliminare quanto prima la "scandalosa discriminazione abitativa cui sono sottoposte le famiglie rom della capitale".
Nell'ottobre 2013, l'organizzazione umanitaria aveva accolto con favore un impegno della giunta Marino aritirare misure discriminatorie nei confronti delle famiglie rom nell'accesso alle case popolari, ma ad oggi, dicono, Marino non ha mantenuto quegli impegni. Amnesty attende risposte alle preoccupazioni sollevate in occasione di svariati contatti con l'amministrazione capitolina e da ultimo nella lettera inviata al sindaco il 14 febbraio scorso, in cui esprimeva rammarico per il fatto che la graduatoria per l'assegnazione delle case popolari riferita al bando pubblico del 31 dicembre 2012 non fosse stata ancora pubblicata - nonostante la data prevista nel bando fosse il 30 novembre 2013 - e che l'attribuzione del punteggio a ciascuna domanda venisse ancora compiuta in applicazione dei criteri previsti nella circolare del dipartimento Politiche abitative datata 18 gennaio 2013, che discrimina i rom residenti in campi autorizzati.
In una lettera del novembre 2013 - ricorda Amnesty - anche il Commissario Muiznieks aveva sollevato preoccupazioni sulla natura discriminatoria della circolare. Amnesty auspica che la visita del Commissario del Consiglio d'Europa sproni la giunta Marino ad eliminare quanto prima la "scandalosa discriminazione abitativa cui sono sottoposte le famiglie rom della capitale".
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