Kampala - La Banca Mondiale ha sospeso il previsto prestito per 90 milioni di dollari all'Uganda, destinato a rafforzare il sistema di assistenza sanitaria del Paese, dopo il varo della controversa legge che criminalizza l'omosessualità.
Lo riferisce Al Jazeera ricordando che la decisione della Banca Mondiale arriva dopo quelle analoghe assunte da Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia che hanno sospeso i loro programmi di aiuto all'Uganda dopo la legge anti-gay.
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