Cinque prigionieri del campo di detenzione di Guantánamo a Cuba saranno trasferiti in Uruguay. Lo ha annunciato il presidente Jose Mujica, spiegando di aver accolto una richiesta del suo omologo statunitense, Barack Obama. "I cinque detenuti - ha aggiunto - sono i benvenuti, potranno lavorare e stare con le loro famiglie nel nostro paese".

Il presidente afferma: "Potranno lavorare e stare con le loro famiglie". Inoltre, il presidente uruguayano conosce bene il problema, in quanto come ex membro della guerriglia, ha passato 15 anni in un carcere durante il governo militare del paese tra gli anni 70 e 80.
Nel motivare il prossimo trasferimento, il capo dello Stato uruguayano ha detto di aver agito per "ragioni umanitarie". Sembra peraltro, che lo stesso Obama voglia chiudere al più presto quello che lui stesso ha definito "un danno all'immagine dell'America nel mondo". Tanto che i trasferimenti da Guantánamo a paesi terzi negli ultimi mesi si sono incrementati.
Fino a poco tempo fa, invece, il principale avversario del presidente americano in relazione alla chiusura della struttura detentiva era stato il Congresso Usa. C'era preoccupazione diffusa sul fatto che i prigionieri, una volta tornati a casa, potessero ricominciare le attività terroristiche.
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