Il Messico ha manifestato agli Stati Uniti la sua "più energica" protesta contro l'esecuzione in Texas del cittadino messicano Ramiro Hernandez Llanas.
Si tratta del quarto messicano giustiziato in Texas, malgrado il pronunciamento della Corte Internazionale di Giustizia sul "caso Avena", che nel 2004 aveva chiesto la revisione dei processi di 51 messicani condannati a morte in Texas dato che erano stati violati i loro diritti consolari. Lo stato del Texas non ha mai voluto rispettare la sentenza, ignorando le pressioni internazionali e del governo federale di Washington che ha messo in guardia contro il rischio di ricadute sui diritti dei detenuti americani all'estero. Hernandez Llanas, 44 anni, è stato giustiziato con una iniezione letale alle 18.28 di ieri sera (ora locale) nel carcere di Huntsville. Era stato condannato a morte nel 2000 per aver ucciso tre anni prima il suo datore di lavoro e averne violentato la moglie.
Nel processo non è stato tenuto conto del suo ritardo mentale. La madre e parte dei suoi sei fratelli si sono recati in Texas per assistere il congiunto prima dell'esecuzione. Hernandez Llanas ha trascorso le ultime ore assieme al cappellano. Suo fratello Jorge, presente all'esecuzione, ha detto di averlo trovato "in pace" e che ha chiesto perdono alle vittime e i loro familiari.
Nel processo non è stato tenuto conto del suo ritardo mentale. La madre e parte dei suoi sei fratelli si sono recati in Texas per assistere il congiunto prima dell'esecuzione. Hernandez Llanas ha trascorso le ultime ore assieme al cappellano. Suo fratello Jorge, presente all'esecuzione, ha detto di averlo trovato "in pace" e che ha chiesto perdono alle vittime e i loro familiari.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.