Ha trascorso la notte in una cella della polizia giudiziaria a Bujumbura Pierre Claver Mbonimpa, presidente di una delle principali organizzazioni di difesa dei diritti umani burundesi, l’Associazione per la tutela dei diritti umani delle persone detenute (Aprodh).
Pierre Claver Mbonimpa |
Intanto a New York la situazione socio-politica del Burundi è al centro di una riunione del Consiglio di sicurezza. “Dalla firma degli accordi di Arusha il paese non è più il teatro di guerre fratricide ma piuttosto di scontri tra elementi della classe politica” ha detto il capo della sede in Burundi delle Nazioni Unite, che chiuderà le sue porte il prossimo 31 dicembre. Un piano di transizione sarà presentato ai 15 Stati membri del Consiglio di sicurezza in un periodo cruciale per il paese dei Grandi Laghi, che andrà alle urne per le presidenziali nel 2015.
[VV]
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