Il nuovo rapporto del Centro di Monitoraggio sugli Sfollati Interni indica che, alla fine del 2013, gli sfollati interni a causa di conflitti e violenze hanno raggiunto i 33,3 milioni, ben 4,5 milioni in più dal 2012. Un'impressionate cifra che segna un record per il secondo anno consecutivo, come spiega un comunicato dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr).

"La cifra record di persone costrette a fuggire all'interno del proprio paese conferma una preoccupante tendenza alla crescita di sfollati interni da quando, alla fine degli anni '90, il Centro di monitoraggio ha iniziato la sua attività di monitoraggio e analisi degli sfollati interni", afferma Jan Egeland, Segretario Generale del Consiglio Norvegese per i Rifugiati.
"Il drammatico aumento degli sfollati interni nel 2013 e il fatto che a livello globale le persone vivano in questa condizione per un tempo medio di 17 anni, sono fattori che suggeriscono come il modo in cui rispondiamo e affrontiamo la questione sia profondamente inadeguato" sostiene ancora Egeland.
António Guterres, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, aggiunge: "Tutti quanti dovremmo preoccuparci per questi numeri e per il loro continuo aumento. Condividiamo la responsabilità di agire per porre fine a questa enorme sofferenza. La protezione e l'assistenza immediata agli sfollati sono imperativi umanitari".
Alla fine del 2013, si stima persone sfollati fossero 8,2 milioni, ben 1,6 milioni in più rispetto all'anno precedente. Il dato impressionante è che il 43% di tale cifra è rappresentato dalla sola Siria.
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