Livorno - "Sento la vergogna di come la questione dei rifugiati del sud del mondo e' gestita in questi mesi".
Lo ha detto, si legge in una nota, Andrea Riccardi, fondatore della Comunita' di Sant'Egidio ed ex ministro nel Governo Monti, aprendo il primo convegno internazionale 'Medi'. Le citta' vogliono vivere', in corso a Livorno su iniziativa di Sant'Egidio.
Per ottenere lo statuto di rifugiato, fuggendo da contesti di guerra, ha ricordato Riccardi "devi prima superare la prova del deserto, poi quella del mare. Se riesci a non morire durante il viaggio e arrivi a Lampedusa allora puoi richiedere questo status. L'Italia deve pretendere in sede europea una corresponsabilita': i rifugiati devono poter presentare le domande nei Paesi in cui arrivano".
La convenzione di Dublino "e' da rivedere" ha aggiunto. Anche di fronte a questi problemi, che possono diventare opportunita', continua la nota, le citta' del Mediterraneo rinnovano il loro essere plurali nella globalizzazione, ora che piu' della meta' della popolazione mondiale vive nelle citta'.
"La citta' e' la piu' grande espressione umana di volere vivere e di vivere con gli altri - ha proseguito Riccardi - Le citta' possono contare ma si debbono dare una vocazione. Non si sta in una citta' senza un'idea larga, senza un'idea del mondo", altrimenti esse diventano periferiche. Ma il problema diventa drammatico nelle megalopoli. Obiettivo del convegno e' creare un punto di vista mediterraneo delle citta' da portare in Europa e nel mondo arabo.
Al convegno sono intervenuti tra gli altri, lo scrittore turco Nedim Gursel, Jaume Castro, della Comunita' di Sant'Egidio di Barcellona e l'architetto Jeremie Hoffmann di Tel Aviv.
La convenzione di Dublino "e' da rivedere" ha aggiunto. Anche di fronte a questi problemi, che possono diventare opportunita', continua la nota, le citta' del Mediterraneo rinnovano il loro essere plurali nella globalizzazione, ora che piu' della meta' della popolazione mondiale vive nelle citta'.
"La citta' e' la piu' grande espressione umana di volere vivere e di vivere con gli altri - ha proseguito Riccardi - Le citta' possono contare ma si debbono dare una vocazione. Non si sta in una citta' senza un'idea larga, senza un'idea del mondo", altrimenti esse diventano periferiche. Ma il problema diventa drammatico nelle megalopoli. Obiettivo del convegno e' creare un punto di vista mediterraneo delle citta' da portare in Europa e nel mondo arabo.
Al convegno sono intervenuti tra gli altri, lo scrittore turco Nedim Gursel, Jaume Castro, della Comunita' di Sant'Egidio di Barcellona e l'architetto Jeremie Hoffmann di Tel Aviv.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.