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martedì 17 giugno 2014

Cina: 13 separatisti uighuri sono stati giustiziati per coinvolgimento in attacchi terroristici

Agi
Tredici separatisti uighuri sono stati giustiziati nella regione nord-occidentale cinese dello Xinjiang per coinvolgimento "in attacchi terroristici e crimini violenti". 

Lo riferisce l'agenzia di stato cinese Xinhua. Il rapporto sulle esecuzioni capitali diramato dalla capitale Urumqi non fornisce ulteriore dettagli, ma cita sette episodi di violenze nella turbolenta regione a maggioranza musulmana in cui i 13 sarebbero stati coinvolti. 

Poche ore prima altre tre persone erano state condannate a morte da un tribunale della Cina occidentale per il loro coinvolgimento nell'attentato di piazza Tienanmen del 28 ottobre scorso, quando un suv con a bordo tre persone di etnia uighura, secondo i riscontri di polizia, si era schiantato contro le transenne della piazza ed era andato a fuoco dopo avere travolto quaranta persone, due delle quali erano rimaste uccise. A perdere la vita nell'attentato anche le tre persone a bordo del suv.

Oltre alle tre condanne a morte, un'altra persona è stata condannata all'ergastolo, e altre quattro dovranno scontare pene dai cinque a venti anni di carcere, ha reso noto oggi l'emittente televisiva statale Cctv in un post apparso sul suo account di micro blogging. 

Le condanne rientrano nella campagna anti-terrorismo lanciata nelle scorse settimane a livello nazionale, dopo l'attacco al mercato all'aperto di Urumqi, in cui sono morte 43 persone e altre 90 erano rimaste ferite. L'attacco di Urumqi è stato l'ultimo di una serie di attentati avvenuti in varie parti del Paese negli ultimi mesi attribuiti ai gruppi separatisti uighuri, che chiedono l'indipendenza dello Xinjiang da Pechino.

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