I rifugiati della città irachena di Mosul ora vivono in un campo profughi che ospita più di 1500 persone.
Un numero che cresce di giorno in giorno. Uno di loro Ibrahim Hussein, 40 anni, e 4 figli, di cui una bimba appena nata ha detto che a Mosul c’erano regole molto severe prima della crisi e prima che Isil prendesse il controllo della città.
Le Nazioni Unite per i rifugiati stanno collaborando con le organizzazioni non governative per fornire cibo ai profughi. Alcuni di loro non sono contrari o spaventati dal gruppo Isil. Un uomo 55enne, Ahmad Khalil Ebrahim, 55 anni, ha detto che i militanti proteggevano la gente e i pozzi petroliferi.
Quello che sembra di maggior preoccupazione sono i bombardamenti dell’esercito iracheno. L’offensiva dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil) ha promesso di marciare su Baghdad e altre città sante sciite
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