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lunedì 2 giugno 2014

Iran: Amnesty; giustiziato prigioniero politico che capeggiò rivolta carcere

Agi
In Iran è stato giustiziato un prigioniero politico per il quale Amnesty International aveva chiesto clemenza. Gholamreza Khosravi Savadjani era stato condannato a morte per aver "scatenato una guerra contro Dio" con il sostegno dato ai Mujahedeen del Popolo, organizzazione nata prima per cacciare lo Shah e poi repressa dal regime khomeinista quando i Mujahedeen vi avevano visto un nuovo avversario.
Gholamreza Khosravi Savadjani
L'organizzazione afferma che le autorità lo ritenevano il responsabile della rivolta che il 17 aprile scorso mise a soqquadro la prigione di Evin, una delle più dure e crudeli del paese. "L'esecuzione di Savadjani è avvenuta nell'ambito di una vendetta contro i detenuti della sezione 350 di Evin e contro coloro che intendono resistere al fascismo religioso anche all'interno del carcere", si legge in una comunicato.

Nella prigione, che si trova nella parte nord di Teheran, i detenuti sarebbero stati picchiati, mentre la versione delle autorità è che Savadjani avrebbe ingaggiato una lite fisica con le guardie che volevano perquisirlo. Secondo Amnesty, in base a una legge il detenuto, in cella dal 2008, godeva di una serie benefici concessi da una legge che aveva stabilito pene più leggere per i reati dei quali Savadjani era stato accusato.

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