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sabato 21 giugno 2014

Iran: uccise marito che la picchiava, sposa bambina nel braccio della morte

Adnkronos/Aki
Teheran - Una sposa bambina iraniana e' nel braccio della morte, in attesa di esecuzione, per aver ucciso quando era ancora minorenne il marito che la picchiava e insultava. 
La storia della 21enne Razieh Ebrahimi sta facendo il giro del mondo e gia' numerose organizzazioni internazionali che si battono per la difesa dei diritti umani si sono mobilitate per salvarle la vita. 

Una delle piu' attive e' Human Rights Watch (Hrw) che ha lanciato un appello alla magistratura iraniana affinche' blocchi l'esecuzione, mentre l'avvocato della donna ha chiesto l'annullamento del processo.

La drammatica storia di Razieh e' quella di tante bambine iraniane che, soprattutto nelle aree rurali, sono costrette dalle loro famiglie a sposarsi giovanissime. "Ho sposato il figlio del nostro vicino quando avevo solo 14 anni perche' mio padre insisteva - ha raccontato Razieh, citata dall'agenzia Mehr - Mio padre voleva che lo sposassi perche' aveva studiato e lavorava come insegnante. Avevo 15 anni quando ho dato alla luce mio figlio".
Ebrahimi ha ucciso il marito con un colpo di pistola mentre stava dormendo e poi l'ha sepolto in giardino. All'inizio disse alla polizia che l'uomo era scomparso. E' stato il padre della giovane a ritrovare il cadavere e a consegnare la figlia alle autorita'. 

A quel punto Razieh ha confessato l'omicidio. "Mio marito mi maltrattava. Cercava qualsiasi scusa per insultarmi e mi aggrediva anche fisicamente", ha detto l'iraniana subito dopo il suo arresto.

Link: 4/07/14 - Iran, rischia impiccagione una ventunenne omicida a 17 anni

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