L'Uzbekistan ha liberato dalle sue carceri più di 3.000 prigionieri sulla base di un'amnistia che ha riguardato quasi 70mila persone.
Lo ha annunciato la procura generale dello stato più popoloso dell'Asia centrale. L'amnistia si è applicata a 69.497 persone, ha precisato la procura. Di queste 43.082 si sono viste cancellare le condanne, di cui 3.237 sono state liberate dalle prigioni e dai centri di detenzione. Il resto è ancora in attesa di processo.
L'amnistia viene annunciata ogni dicembre per celebrare l'anniversario della Costituzione del 1992 dell'ex repubblica sovietica e si applica solitamente alle donne, ai condannati minorenni e di età superiore a 60 anni, agli stranieri.
L'amnistia viene annunciata ogni dicembre per celebrare l'anniversario della Costituzione del 1992 dell'ex repubblica sovietica e si applica solitamente alle donne, ai condannati minorenni e di età superiore a 60 anni, agli stranieri.
L'Uzbekistan, paese laico a maggioranza musulmana di 30 milioni di abitanti, non ha mai rivelati l'ampiezza della sua popolazione carceraria. Lo scorso anno la Croce rossa internazionale ha smesso le visite ai prigionieri uzbeki perché non in condizione di seguire le procedure di lavoro standard.
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